Parliamo di una calzatura della quale ci si occupa sempre poco e che, specialmente quest'anno, sta prepotentemente tornando alla ribalta, gli stivali da pioggia (di gomma, galosce o come preferite voi), per gli inglesi “wellie”. diminutivo di “Wellington boots”, dal nome del loro ideatore, Arthur Wellesley, duca di Wellington.
Siamo nella prima metà dell’Ottocento quando Wellesley ebbe l’idea di adattare un modello di stivale già esistente per renderlo maggiormente funzionale per proteggersi dalle piogge invernali (il processo di vulcanizzazione della gomma scoperto a metà del secolo fece il resto). Lo stivale dal quale partì arrivava al ginocchio ed era decorato con una nappa sul bordo, lo fece tagliare all'altezza del polpaccio ed eliminò il bordo e la nappa. Aumentò inoltre l’aderenza sulla gamba.
Il nuovo modello conobbe da subito un grande successo, perché le modifiche effettuate lo rendevano perfettamente impermeabile e decisamente più pratico e leggero.
Si tratta di una calzatura piuttosto semplice, spartana se vogliamo, che ha però dei nobili natali e che ancora oggi viene indossata dai reali inglesi per passeggiare in campagna.
Negli ultimi anni li abbiamo visti perfino in passerella, proposti anche dai grandi nomi della moda come accessorio di tendenza (sia messo agli atti che odio dire “di tendenza”), da sfoggiare a prescindere dalla loro funzione originale.
In versione couture, della classica altezza al ginocchio o reinterpretati come i Puddle Boots di Bottega Veneta, realizzati in polimero biodegradabile, sono diventati oggetto del desiderio di molti appassionati di moda.
Bottega Veneta
Non svolgerò considerazioni stilistiche perché per me continua a trattarsi di una calzatura funzionale, adatta alla pioggia o a passeggiate in campagna, su terreni fangosi.
Non li metto per uscire in città quando c’è il sole come non metto il costume da bagno per andare al supermercato.
Come possiamo scegliere lo stivale da pioggia più adatto a noi in questo ventaglio di proposte?
Innanzitutto scegliamo il colore, tenendo a mente che restano sempre valide le logiche che applichiamo quando scegliamo il colore di un qualunque stivale: scuro e opaco riduce i volumi, chiaro e brillante arrotonda le forme.
Potete utilizzarli sopra ai pantaloni (in questo caso ovviamente si), proprio perché funzionali.
Oppure con la gonna.
Atlantic-Pacific
In entrambi a casi, per allungare otticamente le gambe, c’è sempre la nostra vecchia cara continuità cromatica: stivale/calza o stivale/pantaloni.
Se avete le ginocchia più pronunciate, ricordate che l'occhio cade sempre dove termina il gambale dello stivale o, se li indossate, le calze lunghe o gli scaldamuscoli.
Particolarmente se non indossate i collant o se li indossate di un colore a contrasto.
Atlantic-Pacific
Potete chiaramente indossarli senza calze, per me è una soluzione più primaverile, ma so che tra di voi c'è un manipolo di elette che non soffre il freddo e riesce nell'ardua impresa di scoprire le gambe anche d'inverno.
Vi invidio e stimo molto, ma non ce la posso fare.
Atlantic-Pacific
Potete optare anche per un tocco di colore, per illuminare un po’ la giornata.
Il rosso è sempre una buona alternativa, ma anche un rigato può essere una soluzione un po’ diversa e al tempo stesso non particolarmente impegnativa.
Atlantic-Pacific